In questa serie di video viene affrontata la verifica di un edificio in muratura con pilastri in cemento armato con PRO_SAM entrando nel dettaglio della modellazione dei casi particolari.
In questa serie di video viene affrontata la verifica di un edificio in muratura con pilastri in cemento armato con PRO_SAM entrando nel dettaglio della modellazione dei casi particolari.
Fornaci Danesi sta organizzando una serie di Webinar sulla muratura armata: “Modellazione e calcolo strutturale di un edificio in muratura armata Normablok Più” nella giornata di Giovedì 09 luglio ore 16:30 è previsto l’intervento di 2 S.I.
CLICCA QUI per vedere il video con l’applicazione di PRO_SAP e PRO_SAM.
La muratura armata è una tecnologia che sta prendendo sempre più piede grazie al fatto che coniuga la sicurezza strutturale alle alte prestazioni termiche, inoltre ha ottima durabilità e non presenta le note problematiche di verifica dei nodi dei telai in CA che sono sorte con le recenti NTC 2018.
In questo articolo abbiamo introdotto il materiale e le sue principali caratteristiche, durante il webinar approfondiremo l’argomento. Vedremo una applicazione pratica di modellazione di un edificio partendo da zero per eseguire poi analisi lineari con PRO_SAP e non lineari con PRO_SAM.
I webinar sulla muratura armata, della durata di 1 ora, sono gratuiti. Sono disponibili 100 posti.
Per iscriversi è possibile cliccare qui.
Il decreto-legge numero 34 del 19 maggio 2020, meglio noto come “decreto rilancio” ha fatto tornare di attualità il tema del sismabonus.
Già prima dell’emergenza era stato dato nuovo slancio alla misura del sismabonus con il decreto 24 del 9 gennaio 2020. Con questa legge era stata fatta una revisione del decreto del 2017, come spiegato in un nostro articolo dell’epoca.
È già stato discusso in molte sedi dell’aspetto “burocratico” della questione e dei possibili risvolti economici sul settore dell’edilizia. Ora è il momento di mettere in pratica lo strumento. Vediamo come fare con un esempio.
Nel nostro esempio lo strumento del sismabonus viene applicato ad una struttura esistente in muratura, l’ex-chiesa di San Martino, a Ferrara, che ora ha una diversa destinazione.
In attesa dei decreti attuativi lo scopo di questo articolo è mostrare in generale come ridurre il rischio sismico, abbiamo scelto un modello un po’ diverso dai soliti telai regolari per mostrare una applicazione interessante. Come ulteriore applicazione è stata effettuata la classificazione sismica.
Si tratta di una struttura molto antica. Ha assunto la forma attuale nel XVI secolo, quando apparteneva ai monaci benedettini.
La struttura portante è costituita da pareti realizzate in mattoni pieni e malta di calce. Nella navata centrale sono presenti degli archi sostenuti da colonne, anche questi elementi sono in mattoni pieni e malta di calce.
La copertura è sostenuta da delle capriate in legno di conifera.
Oggi questo edificio non ha più funzione di luogo di culto, è di proprietà privata.
Per l’analisi sono stati considerati i carichi permanenti del solaio di copertura, un carico da neve calcolato in accordo con il D.M.2018 e l’azione sismica, sempre conforme al D.M.2018.
Le indagini effettuate sulla struttura hanno consentito di raggiungere il livello di conoscenza 2.
Il modello di calcolo è stato realizzato con elementi shell. Invece le colonne della navata centrale sono state modellate con elementi beam:
La struttura ha delle caratteristiche che suggeriscono di fare particolare attenzione ai cinematismi. In caso di sisma potrebbero innescarsi dei meccanismi di ribaltamento della facciata o dell’abside.
I cinematismi in questione sono stati investigati con il modulo PRO_CINEM.
Nelle immagini seguenti si riportano i risultati più significativi:
Come si nota dalle immagini non sono emersi dei problemi nelle verifiche a ribaltamento dell’abside o in quelle del timpano.
Data la particolarità della struttura è stato scelto di eseguire per prima cosa un’analisi ai carichi statici.
Anche considerando solamente i carichi verticali è emerso che alcuni elementi strutturali hanno dei problemi. Si tratta delle colonne in muratura della navata centrale.
Tramite le analisi sono stati calcolati i seguenti valori dello sforzo normale sulle colonne:
Questo significa che la tensione di compressione è:
σc = N/A = 38770/(65×65) = 9.17 daN/cm2
Mentre la resistenza a compressione muratura:
fd = fm/(γMxFC) = 32/(3×1.20) = 8.88 daN/cm2
fd < σc
Tutti gli altri elementi strutturali invece hanno dimostrato di avere la capacità di portare i carichi verticali di progetto. Per questo motivo, tenendo presente che saranno necessari degli interventi sulle colonne della navata centrale, siamo passati a valutare la resistenza della struttura nei confronti dell’azione sismica.
Per le verifiche sismiche è stato scelto di studiare la struttura mediante un’analisi statica lineare.
Dall’analisi sono emersi dei problemi a taglio sulle pareti dell’abside:
L’insorgere di questi problemi a taglio ci ha portato alla conclusione che la struttura è in grado di resistere solo ad un’azione pari al 20% di quella prevista dalla norma per un edificio nuovo.
Per correggere le carenze della struttura individuate con il modello dello stato di fatto è stato ipotizzato di intervenire con dei rinforzi in FRP. In particolare vengono previsti:
Poiché gli FRP non vanno a modificare la rigidezza degli elementi strutturali è stato possibile applicare i rinforzi sullo stesso modello di calcolo utilizzato per l’analisi dello stato di fatto.
PRO_SAP disegna un tratteggio sugli elementi rinforzati per consentire di individuarli nel modello di calcolo:
Il programma presenta separatamente i risultati senza rinforzo da quelli con rinforzo in modo da rendere facile il confronto.
In seguito al rinforzo i problemi ai carichi statici sono stati risolti e la struttura ha dimostrato una capacità di resistere ad un’azione sismica pari al 50% di quella prevista per un edificio nuovo.
In questa tabella sono riassunti i risultati delle verifiche dello stato di fatto e dello stato di progetto:
SISMA
Risultato | Tr | PGA | ζE |
Stato di fatto | 15 | 0.039 | 0.20 |
Stato di progetto | 104 | 0.099 | 0.50 |
Note:
A questo punto abbiamo tutti i dati relativi allo stato di fatto ed allo stato di progetto. Possiamo procedere con il sismabonus.
È utile puntualizzare che il fatto di voler usufruire del sismabonus non ha modificato in nessun modo il nostro approccio all’analisi della struttura, la scelta del tipo di analisi e la scelta del tipo di intervento. Finora ci siamo comportati come avremmo fatto per una “normale” analisi di un edificio esistente.
Questo metodo di procedere è suggerito anche dal DM del sismabonus:
Avendo progettato un intervento di miglioramento al momento di applicare il sismabonus la scelta del metodo di analisi è caduta sul metodo convenzionale. Il metodo convenzionale consente il miglioramento di una o più classi di rischio. Se invece fosse stato applicato il metodo semplificato sarebbe stato possibile il miglioramento di una sola classe.
Il metodo convenzionale assegna alla costruzione una classe di rischio in funzione del parametro economico PAM e dell’indice di sicurezza della struttura IS-V.
L’indice di sicurezza della struttura IS-V non è altro che il parametro ζE definito dal D.M.2018. Al §8.3 le NTC definiscono ζE come il rapporto tra l’azione sismica massima sopportabile dalla struttura e l’azione sismica massima che si utilizzerebbe nel progetto di una nuova costruzione.
Il PAM invece è un parametro che esprime il costo della riparazione dei danni subiti dalla struttura durante gli eventi sismici a cui sarà sottoposta durante la sua vita. Viene espresso come una percentuale del costo di ricostruzione.
La classe di rischio è data dal risultato peggiore tra i due parametri.
Per la struttura in oggetto non siamo tenuti ad eseguire verifiche in esercizio, lo stabilisce il DM2018 al §8.3:
Tuttavia per la valutazione del parametro economico PAM e dell’indice IS-V del sismabonus è necessario avere anche le verifiche allo stato limite di danno, come riportato sull’allegato A:
Per questa ragione, è stato necessario considerare nel modello di calcolo anche gli SLD. Tuttavia non sono emersi problemi dalle verifiche degli elementi strutturali allo stato limite di danno:
(il limite stabilito dal §7.3.6.1 del DM2018 per gli spostamenti delle strutture in muratura portante è 0.002*H).
Per il calcolo degli indici è stato utilizzato il modulo PRO_SMB. PRO_SMB è collegato a PRO_SAP e consente l’importazione dei dati dal modello di calcolo, tuttavia è anche possibile utilizzarlo in “modalità indipendente” assegnando manualmente i dati nel caso non si abbia a disposizione un modello di calcolo di PRO_SAP.
Allo stato di fatto, per la struttura in esame, il peggiore dei due indici è il PAM che ha portato ad una classe di rischio F.
Gli interventi di rinforzo hanno permesso un salto di tre classi con il passaggio alla classe di rischio C. In questo caso i due parametri hanno dato lo stesso risultato:
Bisogna notare che nella curva ante operam il primo tratto è verticale. Non è un’anomalia.
Per il caso in esame non sono stati rilevati problemi nelle verifiche in SLD. Quelle in SLO invece non sono state eseguite perché non sono richieste né dal DM2018 né dal sismabonus. Tuttavia si assume convenzionalmente che una struttura non può aver raggiunto un determinato stato limite se non ha raggiunto anche tutti quelli precedenti. Visto che nel caso in esame all’SLV il periodo di ritorno dell’azione sismica che la struttura è in grado di portare è molto basso, appena 15 anni, si assume che al periodo di ritorno in questione sono stati raggiunti anche gli stati limite precedenti cioè l’SLD e l’SLO anche se le verifiche non hanno evidenziato problemi. Questo è il motivo per cui il primo tratto della curva ante operam è una retta verticale.
Una volta eseguita la classificazione si può stampare la relazione con i risultati e soprattutto l’asseverazione (l’allegato B del DM del sismabonus) che è indispensabile per accedere al contributo:
⇒ Se si vuole applicare il metodo convenzionale non occorre fare nulla di diverso rispetto alle “normali” verifiche di un edificio esistente e progetto di interventi di rinforzo
⇒ Le uniche due differenze con il DM sono:
⇒ Il metodo convenzionale attribuisce una classe di rischio in funzione di un parametro economico, detto PAM, e dell’indice di sicurezza
⇒ Il PAM esprime il costo della riparazione dei danni subiti dalla struttura durante gli eventi sismici a cui sarà sottoposta durante la sua vita
⇒ L’indice di sicurezza della struttura IS-V non è altro che il parametro ζE definito dal D.M.2018
⇒ Il modulo PRO_SMB di 2si consente di eseguire automaticamente il calcolo della classe di rischio di una struttura esistente
⇒ Il modulo è utilizzabile anche nel caso in cui il modello di calcolo non sia stato fatto con PRO_SAP
⇒ Stampa automaticamente la relazione di calcolo e l’allegato B
—
Ing. Alberto Marin (marin@2si.it)
Questa settimana l’Università di Ferrara ha ospitato due seminari su PRO_SAM.
Nel primo l’ing. Venturini di 2S.I. ha fatto una applicazione pratica mostrando le novità su PRO_SAM tra le quali:
Nel secondo l’Ing. Paolo Morandi, uno degli autori di SAM II, ha approfondito gli aspetti teorici. Ha inoltre fornito utili strumenti per l’interpretazione dei risultati e il controllo delle curve.
In questo articolo parleremo di una importante funzione disponibile in PRO_SAP: la possibilità di assegnare uno spettro di Risposta Sismica Locale (RSL).
Perché è importante poter definire uno spettro RSL? Perché può essere necessario eseguire una analisi più rigorosa e gli spettri semplificati delle NTC 2018 non sempre sono utilizzabili: se la categoria di sottosuolo non ricade tra quelle della tabella 3.2.II o se è necessario eseguire una analisi più rigorosa, allora si usano gli spettri RSL.
PRO_SAP consente quindi ai progettisti di inserire uno spettro personalizzato. L’input può avvenire assegnando i parametri spettrali (ag, Fo e T*c) oppure leggendo un file di testo con tutte le coppie periodo-accelerazione che definiscono lo spettro.
Attenzione però: non tutti gli spettri sono utilizzabili, naturalmente la normativa prevede dei controlli di accettabilità dello spettro inserito dal progettista e PRO_SAP verifica automaticamente l’ammissibilità dello spettro inserito.
Una volta inserito lo spettro RSL e controllata l’ammissibilità è possibile procedere con le analisi di PRO_SAP, lineari o non lineari, per edifici nuovi o per edifici esistenti, nella consueta maniera.
Secondo quanto riportato all’ interno della NTC 2018, la valutazione dell’azione sismica di progetto può essere effettuata mediante un approccio semplificato se le condizioni stratigrafiche e le proprietà dei terreni siano riconducibili alle categorie di sottosuolo riportate in Tab. 3.2.II.
L’approccio semplificato prevede che gli spettri siano definiti dalle equazioni [3.2.2] a partire dai valori ag, Fo e T*c, PRO_SAP li calcola in automatico.
Nel caso in cui non si ricada in una delle categorie di sottosuolo sopra indicate è possibile ricorrere ad una analisi di risposta sismica locale; in questo caso, si farà riferimento a specifiche indagini e prove per la valutazione delle proprietà geotecniche dei terreni.
In PRO_SAP è possibile definire la risposta sismica locale. All’ interno della valutazione della pericolosità sismica, al Passo 1 di Casi di carico:sismica (contesto Assegnazione carichi) è possibile definire la risposta sismica locale tramite il comando RSL
Da qui si accede alla finestra di controllo microzonazione ed uso RSL
Nella finestra sono riportati i parametri di microzonazione (Ag, Fo, T*c) per ogni periodo di ritorno TR.
Sono disponibili tre diverse modalità di compilazione della tabella Parametri microzonazione:
Si inseriscono manualmente i valori di Ag, Fo e T*c per i vari periodi TR ottenuti mediante studi di microzonazione o forniti dal geologo.
Successivamente, utilizzando il comando Completa è possibile ricavare i parametri mancanti corrispondenti agli altri periodi TR; ciò avviene tramite procedura di interpolazione ed estrapolazione. La procedura di interpolazione viene effettuata considerando le espressioni riportate nell’Allegato A della NTC 2008
La procedura di estrapolazione avviene per proporzione utilizzando i valori della NTC.
Con riferimento alla modalità 2, PRO_SAP ricava in automatico i parametri Ag, Fo, T*c che corrispondono al periodo TR=475 anni mediante la procedura di regolarizzazione dell’Ordinanaza n. 55 – 24/04/2018:
Per ricavare gli altri parametri corrispondenti ai diversi periodi TR si utilizza il comando Completa; ciò avviene tramite procedura di interpolazione ed estrapolazione come descritto nella modalità 1.
L’opzione copia NTC consente di riportare nella finestra di controllo i parametri Ag, Fo e T*c forniti dall’Allegato A della NTC 2008. Questa opzione viene utilizzata nel caso in cui sia necessario modificare i parametri secondo le norme locali utilizzando il fattore S direttamente come fattore di ag.
Come abbiamo detto, e come è naturale che sia, non tutti gli spettri sono utilizzabili. PRO_SAP controlla automaticamente l’ammissibilità dello spettro con due tipi di confronti:
Il confronto tra lo spettro di risposta sismica locale regolarizzato e lo spettro da normativa ottenuto tramite approccio semplificato, viene effettuato per TR=475 anni. Secondo quanto riportato all’interno dell’Ordinanza n. 55 – 24/04/2018, si effettuano due confronti nell’intervallo compreso tra Tmin e 2Tmax:
Se nessuna delle due condizioni è verificata, è possibile utilizzare lo spettro da NTC (ricavato con l’approccio semplificato);
se almeno una delle due condizioni è verificata si può considerare lo spettro da NTC meno conservativo dello spettro RSL.
Per i parametri di microzonazione il coefficiente si sottosuolo Ss e il coefficiente topografico St hanno valore unitario; mentre, per lo spettro da normativa è necessaria la definizione della categoria di sottosuolo e della categoria topografica.
Viene effettuato il confronto tra lo spettro di risposta sismica locale e lo spettro da normativa valutato in categoria A per tutti i periodi TR. Il confronto consiste nel controllare che lo spettro di RSL sia maggiore/uguale dello spettro NTCx0.7, come riportato al par. 7.2.6 della NTC 2018:
Ing. Monica Mazza
mazza@2si.it
A partire dal 12 marzo 2020 2S.I. ha fornito gratuitamente licenze Start-up ai progettisti che non avevano la possibilità di recarsi in ufficio per recuperare la chiave USB di PRO_SAP, questa possibilità verrà prorogata fino al 31 Dicembre 2020, successivamente non saranno ulteriormente rinnovate le licenze Start-up.
>>> CLICCA QUI per conoscere le novità da GENNAIO 2021 <<<
Il Dpcm 11 marzo 2020, decreto #iorestoacasa, ha introdotto alcune novità che riguardano anche professionisti e imprese. In questo approfondimento vedremo tutti gli strumenti a disposizione per installare PRO_SAP sul PC di casa e poter attuare lo smart working.
Per le versioni free non ci sono novità, ma chi ha una chiave e vuole spostare la licenza su un altro PC può trovare in questo post tutte le informazioni necessarie.
Devo ricordare di portare con me i file dsi.cnf o dsi.txt aggiornati e la chiave di protezione
Procedere con le istruzioni seguendo il punto 1) Come installare la chiave su un PC
Procedere con le istruzioni seguendo il punto 2) Come installare la Start-up su un PC sul quale non è mai stata installata una versione commerciale
E’ necessario convertire la versione commerciale in versione Start-up
Procedere con le istruzioni seguendo il punto 3) Come convertire una versione commerciale in Start-up
La chiave di protezione non viene letta da remoto, per cui è necessario convertire la versione commerciale in versione Start-up
Procedere con le istruzioni seguendo il punto 3) Come convertire una versione commerciale in Start-up
E’ necessario convertire la versione Start-up in versione commerciale
Procedere con le istruzioni seguendo il punto 4) Come riconvertire la Start-up in versione commerciale
Per completare l’installazione di PRO_SAP è sufficiente:
a) Scaricare e installare l’ultima versione PRO_SAP disponibile sul sito (www.2si.it) nella sezione Download -> Download PRO_SAP:
b) Scaricare e installare il Sentinel System Driver con PRO_SAP chiuso e la chiave usb non collegata, dalla sezione Download -> Driver e patch disponibile sul sito (www.2si.it):
c) Copiare direttamente in C: (nella radice di sistema quindi al di fuori di ogni sotto cartella) il file di attivazione dsi.cnf o dsi.txt che era presente sul computer in ufficio. Una volta copiato il file dsi.txt in C: inserire la chiave hardware in una porta USB libera e avviare PRO_SAP.
In alternativa è possibile copiare il file dsi.cnf o dsi.txt che era presente sul computer in ufficio direttamente nella cartella di sistema di PRO_SAP, all’interno della sottocartella _data (di default C:\Program Files\PRO_SAP PROfessional SAP\Data)
Per l’installazione di una versione Start-up su un PC sul quale non è mai stata installata una versione commerciale è sufficiente seguire le istruzioni indicate in questa pagina https://www.2si.it/it/pro_sap-start-up/
Per consentire ai clienti di lavorare tramite smart working è possibile richiedere una versione Start-up della durata di 30 giorni #iorestoacasa
Per utilizzare una versione Start-up su un PC sul quale è già stata installata una versione con chiave è necessario eseguire una conversione temporanea della licenza.
Per eseguire la conversione di una versione commerciale:
a) Non c’è bisogno di disinstallare/reinstallare la versione commerciale già installata
b) Scaricare SwitchVS.exe dalla sezione Download -> Driver e patch disponibile sul sito (www.2si.it):
c) Lanciare l’applicativo SwitchVS.exe e cliccare su Converti in Start-up
(se il programma rileva una versione commerciale attiva sul PC il comando si attiva di default)
d) Se viene visualizzato il messaggio “Conversione versione completata” la procedura è andata a buon fine
e) Accertarsi che non sia inserita la chiave di protezione all’interno della porta USB
f) Aprire PRO_SAP e richiedere una versione Start-up:
– All’apertura del programma si aprirà un modulo da compilare in tutte le sue parti che salva un file di richiesta (il nome file sarà del tipo nomecognome.req);
– Inviare all’indirizzo amministrazione@2si.it il file di richiesta
– amministrazione@2si.it restituirà il file di licenza (nomecognome.dat)
– Lanciare di nuovo il programma e cliccare “attiva” indicando il percorso del file di licenza (nomecognome.dat)
Ad eccezione del download (non necessario) ci si può riferire alla pagina https://www.2si.it/it/pro_sap-start-up/
Una volta terminate l’emergenza e la fase #iorestoacasa, non sarà più necessario lo smart working, per riattivare la versione commerciale ed utilizzare la chiave di protezione:
a) Non c’è bisogno di disinstallare/reinstallare la versione Start-up già installata
b) Procedere con il download dell’applicativo SwitchVS.exe dalla sezione Download -> Driver e patch dal sito (www.2si.it):
c) Lanciare l’applicativo SwitchVS.exe e cliccare su Converti in Professional/LT
(se il programma rileva una versione con Start-up sul PC il comando si attiva di default)
d) Se viene visualizzato il messaggio “Conversione versione completata” la procedura è andata a buon fine
e) Inserire nuovamente la chiave hardware in una porta USB libera ed aprire PRO_SAP per utilizzare la versione commerciale
A partire dal 1 Gennaio 2021 chi intende lavorare da casa dovrà utilizzare la propria chiave USB. In caso di utilizzo della chiave da parte di più utenti, durante il mese di gennaio, sarà pubblicata una vantaggiosa offerta per facilitare l’acquisto di licenze aggiuntive. In alternativa, per più utenti che lavorino nella stessa rete locale, a partire dalla versione 20.11 di PRO_SAP, sarà disponibile la gestione di chiavi di protezione di nuova generazione in due diverse tipologie:
Le chiavi di nuova generazione saranno disponibili:
Potranno essere installate su un computer qualsiasi della rete locale oppure sul server, verranno lette da tutti i computer della rete anche in caso di accesso remoto e consentiranno un numero di accessi simultanei pari al numero di licenze acquistate.
(*) Contributo spese per la sostituzione della chiave USB in uso con protezione di tipo HL-hardware lock oppure SL-software lock 175 € + IVA.
Dal prossimo mese di aprile 2S.I. evolve: ci saranno grosse novità in tema di progettazione delle grandi opere.
Con oltre 25 anni di esperienza nel campo dell’ingegneria delle strutture e geotecnica, migliaia di progettisti soddisfatti che usano PRO_SAP ogni giorno anche grazie alle versioni free (utilizzabili anche per scopi professionali), 2S.I. consolida la propria posizione di market leader in Italia.
PRO_SAP è un programma molto flessibile che progetta sia strutture nuove che esistenti e negli ultimi anni si è ulteriormente arricchito grazie a collaborazioni prestigiose: nei prossimi giorni sarà presentata la soluzione di 2S.I. dedicata allo studio delle grandi opere di ingegneria.
In via precauzionale 2S.I. ha deciso di estendere ai propri uffici il provvedimento già preso da UNIFE e dare la possibilità ai suoi tecnici di lavorare tramite telelavoro.
Per questo motivo l’assistenza telefonica sarà a ranghi ridotti.
Vi chiediamo la cortesia di contattarci per assistenza principalmente via mail e di telefonare solo in caso di estrema necessità.
A partire dalla versione 19.6.0 PRO_SAP è stato aggiunto un nuovo menu che consente la verifica in tempo reale dello stato di progetto dei collegamenti in acciaio.
PRO_SAP riconosce automaticamente (in base alla visibilità) i nodi simili e li accorpa per avere un’unica verifica ed un unico disegno esecutivo.
In caso di modifiche al modello, ad esempio nei carichi, un apposito comando consentirà la ri-verifica dei nodi già progettati.
Per ora il menu è disponibile per i nodi di tipo trave-colonna, piastra di base, trave-trave, e a breve sarà disponibile anche per i nodi delle strutture reticolari.
Il menu indica inoltre quali sono i profili per i quali la sezione indebolita dai fori richiede un aggiornamento dell’archivio delle sezioni.
Una volta progettati i collegamenti in acciaio è sufficiente attivare la mappa per avere uno dei seguenti risultati:
Inoltre
Che cos’è il simabonus? I contribuenti che eseguono interventi per l’adozione di misure antisismiche sugli edifici possono detrarre una parte delle spese sostenute dalle imposte sui redditi. La detrazione può essere richiesta per le somme spese nel corso dell’anno e può essere ceduta se relativa a interventi effettuati su parti comuni di edifici condominiali. La percentuale di detrazione e le regole per poterne fruire sono diverse a seconda dell’anno in cui la spesa viene effettuata. Sono concesse detrazioni più elevate quando alla realizzazione degli interventi consegua una riduzione del rischio sismico.
Il 9 gennaio 2020 è stato pubblicato l’aggiornamento delle linee guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni (simabonus) nonché le modalità per l’attestazione, da parte di professionisti abilitati, dell’efficacia degli interventi effettuati. (D.M. n. 24 del 9/1/2020)
Il testo integra il D.M. n. 58 del 28/2/2017, vediamo in questo articolo approfondimento quali sono le principali modifiche e come sono state recepite dal modulo PRO_SMB che si collega a PRO_SAP.
Corretta la formulazione per il calcolo della PAM, inserito CR al posto di RC%.
Corretta la formulazione per l’attribuzione della classe IS-V in funzione dell’entità dell’indice di sicurezza all’interno della tabella 2 (inversione della disuguaglianza);
Corretto il riferimento della tabella per il calcolo del metodo semplificato degli edifici in Muratura (tabella 6 invece di tabella 7)
Modificato all’interno della tabella 6 il passaggio della classe di vulnerabilità per le murature in mattoni o pietra lavorata a fronte degli interventi di rafforzamento locale con metodo semplificato (da V5 a V4 invece che da V4 a V3));
Come possiamo vedere le modifiche relative all’allegato A non sono sostanziali in quanto trattandosi principalmente di correzione di errori di sintassi o di battitura nella stesura del testo erano già stati implementati correttamente da PRO_SMB nella prima versione del 2017.
Modificato il sistema di riferimento delle coordinate dei due spigoli opposti della costruzione da utilizzare (ETRF2000 invece di WGS84)
Rimane comunque la possibilità di utilizzare le precedenti coordinate indicandolo nella casella a fianco.
La principale novità riguarda l’applicabilità delle agevolazioni previste estendendole anche al caso di demolizione e ricostruzione di immobili, a seguito delle intervenute disposizioni regionali in materia edilizia, nonché alle disposizioni legislative nazionali e provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate.
Queste novità riguardano anche il modulo PRO_SMB di PRO_SAP: CLICCA QUI per scaricare la versione aggiornata di PRO_SMB al D.M. n. 24 del 9/1/2020.
La nuova versione di PRO_SMB ha i riferimenti aggiornati l’allegato B viene stampato automaticamente insieme alla relazione che attesta la classificazione del rischio sismico.
Ecco alcuni vidocorsi della serie PRO_SAP Tips sull’uso di PRO_SMB.