Verifiche di elementi non strutturali

Le  Norme Tecniche per le Costruzioni 2018, pongono particolare attenzione al tema degli elementi non strutturali che se non progettati correttamente possono generare collassi e ridurre la sicurezza delle strutture.

Le NTC2018 chiariscono i concetti espressi in precedenza dalle vecchie norme ed aggiungono nuove prescrizioni per analizzare questi elementi. Spesso sono trascurati ma a volte risultano importanti per la sicurezza degli utenti delle strutture tanto quanto gli elementi principali, come evidenziato dai sopralluoghi eseguiti dai tecnici a seguito dei più recenti eventi sismici.

2S.I. è attenta al tema della verifica degli elementi non strutturali ed ha implementato due metodologie per la verifica automatica di espulsione dei tamponamenti.

  1. è possibile verificare un singolo elemento non strutturale senza fare il modello PRO_SAP utilizzando il modulo PRO_SEC
  2. è possibile modellare in PRO_SAP elementi pannello, a questi assegnare materiale e spessore ed ottenere le verifiche automatiche

Se si verifica una tamponatura singola con PRO_SEC, oppure si inserisce un elemento pannello in un telaio con PRO_SAP sono poi disponibili due metodologie di verifica:

Vediamo intanto cosa dice la normativa, poi in dettaglio delle applicazioni pratiche.

Il paragrafo 7.2.3 delle NTC2018

Le NTC 2018 forniscono una definizione rigorosa di elemento non strutturale:

Definizione di elemento non strutturale

§7.2.3 DM2018 – Definizione di elemento non strutturale

Sono quindi individuate due distinte tipologie di elementi non strutturali:

  1. Elementi con rigidezza, resistenza e massa tali da influenzare in maniera significativa la risposta strutturale
  2. Elementi che influenzano la risposta strutturale solo attraverso la massa , ma sono ugualmente significativi ai fini della sicurezza e/o dell’incolumità delle persone.

Possiamo ipotizzare che questa distinzione sarà ripresa anche dalla nuova circolare.

Ribaltamento di elementi non strutturali (tamponamenti) a seguito del terremoto de L'Aquila del 2009

Ribaltamento di elementi non strutturali (tamponamenti) a seguito del terremoto de L’Aquila del 2009 e dell’Emilia del 2012 (immagine Fornaci Danesi Laterizi)

Tuttavia viene fatta anche una seconda distinzione in base al metodo costruttivo degli elementi non strutturali:

  1. Elementi non strutturali costruiti in cantiere
  2. Elementi non strutturali assemblati in cantiere

Qui la tipologia serve a definire univocamente le responsabilità. Nel primo caso sarà il progettista dell’opera a valutare la domanda e progettare la capacità degli elementi non strutturali. Nel secondo caso invece è compito del produttore fornire elementi e sistemi di collegamento di capacità adeguata. Se il tamponamento è prefabbricato spetta al direttore dei lavori controllare che l’assemblaggio sia corretto.

Metodologia di verifica degli elementi non strutturali

Le nuove norme riportano una tabella che riassume tutte le verifiche da eseguire sulle strutture, in base alla classe d’uso ed agli stati limite:

DM2018 - Tabella 7.3.III

DM2018 – Tabella 7.3.III

Per le strutture in classe d’uso I, gli edifici agricoli e le opere di importanza minore, le verifiche degli elementi non strutturali non sono richieste. I controlli sono necessari solo per le strutture di classe II o superiore.

La sigla STA, in corrispondenza della colonna riservata agli elementi non strutturali sta per verifiche di stabilità, la norma le definisce al §7.3.6.2:

§7.3.6.2 DM2018 - Definizione delle verifiche di stabilità

§7.3.6.2 DM2018 – Definizione delle verifiche di stabilità

 

Il calcolo della domanda sismica per gli elementi non strutturali può essere eseguito come suggerito al §7.2.3 delle nuove norme tecniche:

§7.2.3 DM2018 - Definizione della domanda per l'elemento non strutturale

§7.2.3 DM2018 – Definizione della domanda per l’elemento non strutturale

 

Tuttavia non è presente la tabella riguardante i fattori di struttura degli elementi non strutturali che la nuova norma ora chiama fattori di comportamento in accordo con gli Eurocodici. Di conseguenza sarà necessario attendere la nuova circolare.

Finché non avremo la nuova circolare si farà riferimento a documenti di comprovata validità, quelli che le NTC2018 elencano al capitolo 12:

Capitolo 12 DM2018 - Riferimenti tecnici

Capitolo 12 DM2018 – Riferimenti tecnici

 

In particolare si può fare riferimento all’Eurocodice 8. Al §4.3.5.2 l’Eurocodice 8 fornisce non solo la formula per il calcolo della domanda ma anche quella per calcolare il coefficiente sismico Sa, il parametro che le NTC2018 chiamano accelerazione massima adimensionalizzata:

§4.3.5.2 EC8 – Coefficiente sismico per gli elementi non strutturali

 

Inoltre l’Eurocodice 8 definisce anche quali sono i coefficienti di comportamento da adottare per gli elementi non strutturali:

§4.3.5.2 EC8 - Coefficienti di comportamento degli elementi non strutturali

§4.3.5.2 EC8 – Coefficienti di comportamento degli elementi non strutturali

PRO_SEC – Verifica espulsione tamponature

PRO_SAP è dotato di un modulo che automatizza le verifiche richieste dalle normative per gli elementi non strutturali, si tratta del modulo Verifica espulsione tamponature:

PRO_SEC Verifica espulsione tamponature

PRO_SEC Verifica espulsione tamponature

 

Il modulo prevede due diverse modalità di verifica, la classica verifica a pressoflessione e per cinematismo oppure la verifica con meccanismo ad arco con degrado di resistenza.

Nel primo caso la capacità dei tamponamenti viene calcolata con la formula 7.8.2 del DM2018.

Nel secondo caso il calcolo è il risultato di un progetto di ricerca svolto da Università degli Studi di Padova e CisEdil (ora confluita in Fornaci Laterizi Danesi). La base teorica è piuttosto consolidata, la resistenza dell’elemento non strutturale viene calcolata considerando un comportamento ad arco della parete, come suggerito dall’Eurocodice 6 al paragrafo 6.3.2. Gli studi hanno permesso di migliorare le formule riportate sull’Eurocodice con un coefficiente che considera il danneggiamento della tamponatura durante l’evento sismico. Per questo motivo si parla di “meccanismo ad arco con degrado di resistenza”.

Il modulo PRO_SEC Verifica espulsione tamponature è gratuito. È compreso anche nelle versioni dimostrative di PRO_SAP, scaricabili da questo link.

Analisi degli elementi non strutturali con PRO_SAP

Le verifiche del modulo Verifica espulsione tamponature sono indipendenti dal modello di calcolo. Però le nuove norme stabiliscono l’importanza di considerare gli elementi non strutturali anche nei modelli di calcolo.

Il caso più semplice è quello degli elementi non strutturali non collaboranti. Infatti se gli elementi non strutturali vengono progettati in questo modo è possibile modellarli solo come massa. È da considerare il loro contributo in termini di resistenza e rigidezza solo se ha effetti negativi ai fini della sicurezza.

§7.2.6 DM2018 - Elementi non strutturali non collaboranti

§7.2.6 DM2018 – Elementi non strutturali non collaboranti

 

Tuttavia anche nel caso in cui fosse possibile rappresentare gli elementi non strutturali solo come massa bisogna comunque fare molta attenzione alla loro disposizione.

Infatti, se la distribuzione dei tamponamenti è fortemente irregolare in pianta, bisogna raddoppiare l’eccentricità accidentale del baricentro delle masse per tenere conto degli effetti della disposizione irregolare

§7.2.3 DM2018 - Disposizione degli elementi non strutturali irregolare in pianta

§7.2.3 DM2018 – Disposizione degli elementi non strutturali irregolare in pianta

 

Inoltre, se la distribuzione degli elementi non strutturali è fortemente irregolare in altezza, il piano dove si verifica la riduzione di tamponamenti potrebbe andare in crisi prima degli altri piani della struttura. Le nuove norme tecniche suggeriscono di considerare questo aspetto incrementando la domanda sismica per gli elementi verticali nei livelli dove c’è la riduzione dei tamponamenti di un fattore pari ad 1.4

§7.2.3 DM2018 - Disposizione degli elementi non strutturali irregolare in altezza

§7.2.3 DM2018 – Disposizione degli elementi non strutturali irregolare in altezza

 

Anche la geometria dei tamponamenti è molto importante: se non si estendono per tutta l’altezza dei pilastri adiacenti la parte del pilastro priva di tamponamento potrebbe andare in crisi per taglio. L’esempio classico è quello delle finestre a nastro degli edifici industriali. Per evitare queste pericolose rotture fragili, nei pilastri in c.a. è necessario modificare il calcolo del taglio da gerarchia.

Il taglio da gerarchia si calcola con questa formula:

DM2018 - Taglio da gerarchia

Ma se i tamponamenti non si estendono per l’intera altezza del pilastro lp non sarà pari all’altezza del pilastro ma pari all’altezza del pilastro priva di tamponamento.

DM2018 - Tamponamenti che non si estendono per l'intera altezza del pilastro

§7.4.4.2.1 DM2018 – Tamponamenti che non si estendono per l’intera altezza del pilastro

 

Con PRO_SAP è possibile studiare nel dettaglio gli elementi non strutturali. Infatti il programma mette a disposizione del progettista l’elemento pannello che consente di modellare automaticamente i tamponamenti come elementi non collaboranti. I pannelli hanno una massa e possono essere utilizzati per applicare carichi alla struttura ma non hanno rigidezza. In base alla geometria ed al materiale di questo elemento il programma applica automaticamente alla struttura il carico dovuto al peso proprio dei tamponamenti.

Tramite l’elemento pannello, PRO_SAP automatizza tutte le verifiche dei tamponamenti. È possibile eseguire la classica verifica a pressoflessione oppure la verifica con il metodo Fornaci Laterizi Danesi del meccanismo ad arco con degrado di resistenza. La scelta va fatta all’interno dei criteri di progetto degli elementi pannello.

PRO_SAP: criteri di progetto elementi non strutturali

PRO_SAP – Criteri di progetto degli elementi pannello

Inoltre consente anche di rispettare le prescrizioni della norma riguardanti i tamponamenti che non hanno altezza pari a quella del pilastro. Nei criteri di progetto per i pilastri in c.a. è possibile specificare lp qualora non coincida con l’intera altezza del pilastro:

PRO_SAP: criteri di progetto pilastri

PRO_SAP – Criteri di progetto dei pilastri in c.a.

Riassumendo:
  • Una delle verifiche previste dalle Norme Tecniche per le Costruzioni riguarda gli elementi non strutturali.
  • È possibile eseguire la verifica del singolo elemento di tamponatura con il programma PRO_SEC.
  • In alternativa è possibile inserire gli elementi pannello direttamente in PRO_SAP, le verifiche verranno fatte automaticamente e inserite nella relazione di calcolo.
  • Per entrambe le metodologie di modellazione è possibile verificare i meccanismi di pressoflessione e cinematismi con cernere plastiche, oppure è possibile considerare la tamponatura antiespulsione ed il meccanismo ad arco con degrado di resistenza.

 

ing.Alberto Marin

marin@2si.it

Come cambia il calcolo delle azioni della neve con le nuove NTC2018?

Le nuove NTC2018 hanno introdotto alcune modifiche sulla zonizzazione e di conseguenza sul calcolo delle azioni della neve sulle costruzioni in alcune località rispetto alla precedente normativa. Vediamo le sostanziali novità proposte ed alcuni esempi applicativi di calcolo con PRO_SAP.

L’azione della neve sulle coperture e in generale sulla statica degli edifici è una di quelle tematiche dell’ingegneria che spesso finiscono per essere messe in secondo piano nelle discussioni tra professionisti a favore di altre molto più gettonate. Il carico della neve al suolo dipende dalle condizioni locali di clima e di esposizione, considerata la variabilità delle precipitazioni nevose da zona a zona (il territorio nazionale è suddiviso in 3 zone nevose). In mancanza di adeguate indagini statistiche e specifici studi locali, […] non dovrà essere assunto minore di quello calcolato in base alle espressioni riportate al punto 3.4.I delle nuove NTC, cui corrispondono valori associati ad un periodo di ritorno pari a 50 anni per le varie zone indicate in figura. Va richiamato il fatto che tale zonizzazione non può tenere conto di aspetti specifici e locali che, se necessario, dovranno essere definiti singolarmente.

Fig. 3.4.I – Zone di carico della neve

Nelle NTC2018 la zona di carico della neve di alcune località è stata modificata rispetto alla precedente. Come si osserva dall’immagine sottostante sono state inserite delle nuove province nella zona I-Mediterranea e nella zona II (riquadro rosso), mentre alcune provincie della zona III sono state collocate nella zona II  riquadro verde).

Zone di carico della neve – Nuova zonizzazione NTC2018

Par 3.4.1 – Calcolo del carico neve sulle coperture

Un’altra novità rispetto alla precedente normativa riguarda l’introduzione del concetto di tempo di ritorno nel calcolo del carico neve caratteristico qsk  che consente di assumere per opere in fase di costruttive o transitorie un tempo di ritorno TR diverso da 50 anni.

Per ora non ci sono specifiche in merito al calcolo, ma con probabilità saranno contenuti all’interno della circolare esplicativa.

Par 3.4.2 – Introduzione del concetto di TR per fasi costruttive o transitorie

Esempi applicativi di calcolo dell’azione della neve con PRO_SAP

Il calcolo del carico neve caratteristico qsk per le diverse zone nevose, nelle nuove norme tecniche sulle costruzioni 2018, non ha avuto nessun cambiamento rispetto alle precedenti NTC08. In PRO_SAP attraverso l’applicativo per il calcolo delle azioni sulla costruzione è già possibile effettuare il calcolo come previsto dalla nuova normativa, inserendo la provincia del comune di interesse, l’altezza sul livello del mare as del sito della struttura, spuntando la tipologia di copertura in esame e la zona di esposizione.

Nel primo esempio mostrato è stata considerata una costruzione in provincia di Avellino (un delle zone in ex-Zona III) ad un altezza sul livello del mare di 348m. Come anticipato precedentemente, si può osservare come a seguito delle nuova zonizzazione ora la provincia ricada della zona nevosa II.

Esempio I – PRO_SAP definizione della località per il calcolo delle azioni del vento e della neve

Il test viene eseguito considerando una copertura monofalda con un inclinazione di 0.0 gradi, in una zona battuta dal vento.

Esempio I – PRO_SAP definizione dei parametri per il calcolo dell’azione della neve

Di seguito si riporta la relazione di calcolo ottenuta da PRO_SAP ed il calcolo manuale di confronto.

Esempio I – Relazione di calcolo

Esempio I – Calcolo dell’azione del vento

Nel secondo esempio in esame sono state calcolate le combinazioni di carico neve sulla copertura a due falde asimmetriche rappresentata in figura, ipotizzando che la costruzione isolata sorga in provincia di Modena, su un’area pianeggiante ad una quota di 50 m s.l.m.

(Il test di esempio è stato preso dalle dispense del Prof. Ing. Francesco Zanghì scaricabili a questo link)

Esempio II – Calcolo dell’azione della neve

Esempio II – PRO_SAP definizione della località per il calcolo delle azioni del vento e della neve

Esempio II – PRO_SAP definizione dei parametri per il calcolo dell’azione della neve

Anche in questo caso si riporta di seguito la relazione di calcolo ottenuta da PRO_SAP.

Esempio II – Relazione di calcolo

Attraverso questo link è possibile scaricare il testo ufficiale delle nuove NTC2018

 

Ing. Giuseppe Meringolo

meringolo@2si.it

Come cambia il calcolo delle azioni del vento con le nuove NTC2018?

Le nuove NTC2018 hanno introdotto alcune modifiche sul calcolo delle azioni da vento sulle costruzioni rispetto alla precedente normativa. Quanto sono sostanziali questi cambiamenti?
Attraverso un esempio pratico faremo un confronto manuale tra la metodologia proposta dalla vecchia normativa e quella nuova, evidenziando eventuali scostamenti.
Le principali novità riguardano la modifica della formula per il calcolo della velocità base di riferimento e l’introduzione del concetto di tempo di ritorno per il calcolo della velocità di riferimento che consente di considerare un’azione ridotta, attraverso un apposito coefficiente, nel caso di strutture in fase di costruzione o transitorie con durata prevista inferiore ad un anno.

Paragrafo 3.3.1 – Definizione della velocità base di riferimento

Paragrafo 3.3.2 – Definizione della velocità di riferimento

In PRO_SAP attraverso l’applicativo per il calcolo delle azioni sulla costruzione è già possibile effettuare il calcolo come previsto dalla nuova normativa.

Nell’esempio in esame è stata considerata una costruzione di altezza 10 metri in provincia di Catania ad un’altezza sul livello del mare pari a 1200 metri.

PRO_SAP definizione della località per il calcolo delle azioni del vento e della neve

PRO_SAP definizione dei parametri per il calcolo dell’azione del vento

Di seguito si riporta la relazione di calcolo ottenuta da PRO_SAP ed il calcolo manuale di confronto effettuato con le vecchie NTC2008 e con le nuove NTC2018.

Si può osservare che, nonostante sia stata modificata la formula per il calcolo della velocità di riferimento, i valori di pressione ottenuti non presentano scostamenti rilevanti.

Le novità sostanziali attese dovrebbero riguardare il calcolo dei coefficienti aereodinamici, per la quale si attende la pubblicazione della circolare applicativa.

Esempio di relazione di calcolo

Calcolo dell’azione del vento: confronto con la precedente normativa

Attraverso questo link è possibile scaricare il testo ufficiale delle nuove NTC2018

 

Ing. Mirco Basaglia

basaglia@2si.it

 

Muratura armata: verifiche secondo le NTC2018

La muratura armata rispetto alla tradizionale muratura ordinaria offre una maggiore duttilità ed ha il vantaggio di poter assorbire anche sforzi di trazione. Le NTC2018 riconoscono la maggiore duttilità di una struttura in muratura armata rispetto alla muratura ordinaria consentendo l’utilizzo di un fattore di comportamento maggiore.

Le nuove norme forniscono una tabella dove sono elencati i requisiti geometrici delle pareti resistenti al sisma. Gli elementi in muratura armata sono soggetti a regole meno restrittive: sono consentite snellezze maggiori rispetto alla muratura ordinaria. Inoltre non è previsto nessun limite per quanto riguarda il rapporto tra larghezza del maschio murario ed altezza delle aperture adiacenti:

Tabella 7.8.I NTC2018

La tabella 7.8.I delle NTC2018

Il DM2018 prevede anche la possibilità di progettare la muratura armata “in capacità”, ovvero con l’applicazione di un criterio di gerarchia delle resistenze.

Il termine “in capacità” è stato utilizzato dalle nuove norme per allinearsi alla terminologia presente sugli Eurocodici. Il vantaggio di questo approccio è ottenere una struttura con una maggiore duttilità e quindi un maggiore fattore di comportamento. Tuttavia il progettista dovrà assicurarsi che la struttura abbia effettivamente la duttilità ipotizzata in fase di scelta del fattore di comportamento.

In pratica se il progettista decide di progettare la struttura in capacità le verifiche a taglio non saranno più condotte in base alle sollecitazioni derivanti dall’analisi della struttura. Infatti si dovrà fare in modo di evitare il collasso per taglio assicurandosi che sia preceduto dal collasso per flessione.

Secondo le nuove norme questo obiettivo si può conseguire utilizzando per le verifiche a taglio le azioni risultanti dalla resistenza a collasso per flessione opportunamente amplificate per un fattore di sovraresistenza. Le NTC2018 suggeriscono che questo fattore di sovraresistenza sia assunto pari ad 1,50.

In questo video della serie PRO_SAP tips abbiamo analizzato nel dettaglio il testo delle NTC2018 facendo anche un confronto con l’Eurocodice 6 che per questo tipo di strutture fornisce indicazioni alternative rispetto a quelle del nuovo DM per il calcolo della resistenza a taglio delle pareti. Nella seconda parte del video è possibile vedere come mettere in pratica la norma con PRO_SAP ed il suo modulo per il progetto e la verifica degli elementi in muratura armata.

 

Ing. Alberto Marin

marin@2si.it

NTC2018: regolarità

La valutazione della regolarità delle costruzioni con le NTC2018 è mostrata in  questo  video con una applicazione di PRO_SAP.

Le norme tecniche per le costruzioni danno molta importanza alla regolarità, sia in pianta che in elevazione che influenza attraverso il valore di q le azioni sismiche sulle costruzioni.

Riportiamo uno stralcio delle norme con le indicazioni sulla regolarità, che sono applicate nel dettaglio nel video

 

NTC2018 definizione di regolarità

NTC2018 definizione di regolarità

La regolarità influenza la valutazione del fattore di comportamento q, sia attraverso il fattore KR (collegato alla regolarità in altezza) che attraverso il fattore alfaU/alfa1 (collegato alla regolarità in pianta).

NTC 2018 regolarità in elevazione

NTC 2018 regolarità in elevazione

NTC 2018 regolarità in pianta

NTC 2018 regolarità in pianta

Ing. Gennj Venturini

venturini@2si.it

Il 20 febbraio 2018 sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale (Serie Generale n. 42) le NTC 2018

Pubblicate in gazzetta ufficiale le NTC2018

Il 20 febbraio 2018 sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale (Serie Generale n. 42) le NTC2018:
DECRETO 17 gennaio 2018 Aggiornamento delle «Norme tecniche per le costruzioni»

Le norme tecniche 2018 entreranno in vigore 30 giorni dopo la pubblicazione,  il prossimo 22 marzo 2018.

Si attende la circolare applicativa per gli approfondimenti, specialmente riguardo la verifica degli edifici esistenti.

http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-02-20&atto.codiceRedazionale=18A00716&elenco30giorni=false

Stiamo completando le verifiche dei  parametri implementati secondo le bozze, a breve ci sarà il rilascio della nuova versione di PRO_SAP.

 

Ing. Gennj Venturini

venturini@2si.it

 

NTC 2018

Come è a tutti noto è ormai prossima la pubblicazione delle NTC 2018: naturalmente gli sviluppatori 2SI hanno già implementato la nuova normativa basandosi sulle bozze reperibili in rete. Non appena le norme verranno pubblicate in Gazzetta Ufficiale procederanno ad una puntuale verifica dei parametri implementati secondo le bozze e al rilascio della nuova versione. Per i modelli di strutture già realizzati sarà possibile passare alle NTC 2018 modificando le normative in uso con i consueti comandi.

Ing. Gennj Venturini

venturini@2si.it